La Porta Santa: Un invito alla Conversione.

Abbiamo tutti sotto gli occhi l’immagine di Papa Francesco in carrozzina che, il 24 dicembre 2024, varca la Porta Santa della basilica di S. Pietro a Roma, dando inizio ufficiale all’anno giubilare 2025.

Poiché ha un grande valore simbolico, vorrei approfondire le origini e il significato di questo gesto che viene compiuto ogni 25 anni in occasione, appunto, dell’anno giubilare.

Cenni storici

La prima cerimonia di apertura della Porta Santa risale all’anno 1294, presso la basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila. Successivamente questo rito fu celebrato a Roma, nella basilica di San Giovanni in Laterano, nel 1423.

Solo a partire dal Giubileo del 1500, con Papa Alessandro VI, l’apertura della Porta ha accompagnato sistematicamente gli anni giubilari, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Significato

Nella Bibbia troviamo più volte l’immagine della porta, intesa come passaggio simbolico da una condizione ad un’altra, in particolare dallo stato di peccato a quello di redenzione.

Gesù è stato l’icona vivente di questo passaggio, proponendosi in modo chiaro e inequivocabile come mezzo per riacquistare la grazia di Dio, abbandonando una condizione di peccato.

Nel capitolo 10 del Vangelo di Giovanni si legge testualmente: “Io sono la porta e se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo”.   Gesù utilizza l’immagine della porta per indicare la difficoltà di compiere il bene: “Entrate per la porta stretta, perché spaziosa è la porta che conduce alla perdizione” (Matteo 7, 13)

In sintesi il passaggio dalla Porta Santa simboleggia un rinnovato impegno a seguire Gesù, attraverso il quale possiamo ritrovare una vita di grazia, abbandonando la via del peccato.

Le norme giubilari dispongono quindi che ognuno di noi, pentendosi e confessando i propri peccati, può acquistare l’indulgenza plenaria passando per la Porta Santa.

In pratica

Nell’anno giubilare che stiamo celebrando, non è difficile trovare una Porta Santa da attraversare per esprimere il nostro desiderio di conversione. Chi andrà in pellegrinaggio a Roma, avrà la possibilità di scegliere tra le seguenti basiliche: San Pietro, San Giovanni in Laterano (considerata la chiesa principale riguardo a questo rito), Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le Mura.

Inoltre quest’anno Papa Francesco ha disposto l’apertura di una Porta Santa speciale presso il carcere di Rebibbia, per significare che a nessuno è preclusa la possibilità di redimersi.

Ma anche vicino a noi c’è il simbolo di una Porta Santa: quella del santuario di Rho o di Saronno, che sarà meta di un pellegrinaggio della nostra Comunità Pastorale.

Andando alla sostanza del discorso, il passaggio dalla Porta Santa ci invita al pentimento e alla conversione, con la certezza che il Signore ci accoglie sempre con il suo perdono. Approfittiamo di questo Anno Santo per riprendere con fiducia e rinnovato impegno il nostro cammino di fede!

Buon Giubileo a tutti!

Sergio Taccani