I sette Sacramenti

Il Battesimo

Il Battesimo è il primo Sacramento istituito da Gesù, è il Sacramento su cui si fonda la nostra stessa fede.

Solo attraverso esso si può accedere agli altri Sacramenti, in particolare alla  Cresima o Confermazione, Riconciliazione, Eucaristia che sono detti Sacramenti della Iniziazione Cristiana. 

Con il Battesimo siamo liberati dal peccato, rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra vive in Cristo, siamo incorporati alla Chiesa e partecipi della sua Missione.

Se figli di Dio, siamo fratelli di Cristo e come Lui Re, Sacerdoti e Profeti.

Riceviamo una vita nuova dall’ acqua e dallo Spirito ( Giovanni 3 , 1 – 6 ). E’ una trasformazione Radicale di tutto l’ Essere.

Il Battesimo può definirsi il Sacramento della Rigenerazione Cristiana mediante l’ acqua e la Parola.

Ci sono degli incontri di catechesi pre-battesimale per i genitori. Rivolgersi alla segreteria per informazioni.


Riconciliazione

Il sacramento della Penitenza o Riconciliazione è il sacramento che ci riconcilia con Dio e con i fratelli attraverso il perdono di Dio e della Chiesa per i nostri peccati: esso è la via ordinaria per ottenere il perdono e la remissione dei nostri peccati gravi commessi dopo il battesimo ed è allo stesso tempo cammino di grazia e di conversione, speciale incontro con l’amore di Dio.

La prima confessione in genere precede il sacramento della Prima Comunione.

Come viene chiamato questo sacramento?

È chiamato sacramento della Conversione poiché realizza sacramentalmente l’appello di Gesù alla conversione, il cammino di ritorno al Padre da cui ci si è allontanati con il peccato.

È chiamato sacramento della Penitenza poiché consacra un cammino personale ed ecclesiale di conversione, di pentimento e di soddisfazione del cristiano peccatore.

È chiamato sacramento della Confessione poiché l’accusa, la confessione dei peccati davanti al sacerdote è un elemento essenziale di questo sacramento. In un senso profondo esso è anche una « confessione », riconoscimento e lode della santità di Dio e della sua misericordia verso l’uomo peccatore.

È chiamato sacramento del Perdono poiché, attraverso l’assoluzione sacramentale del sacerdote, Dio accorda al penitente « il perdono e la pace ».

È chiamato sacramento della Riconciliazione perché dona al peccatore l’amore di Dio che riconcilia: « Lasciatevi riconciliare con Dio » (2 Cor 5,20). Colui che vive dell’amore misericordioso di Dio è pronto a rispondere all’invito del Signore: « Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello » (Mt 5,24).


Cresima

La Confermazione o Cresima va intesa in continuità con il Battesimo, al quale è legata in modo inseparabile. Questi due Sacramenti, insieme con l’Eucaristia, formano un unico evento salvifico, che si chiama l’iniziazione cristiana, nel quale veniamo inseriti in Gesù Cristo morto e risorto e diventiamo nuove creature e membra della Chiesa.  

La parola “Cresima” significa “unzione”. E, in effetti, attraverso l’olio detto “sacro Crisma” veniamo conformati, nella potenza dello Spirito, a Gesù Cristo, il quale è l’unico vero “unto”, il “Messia”, il Santo di Dio.

La Confermazione, come ogni Sacramento, non è opera degli uomini, ma di Dio, il quale si prende cura della nostra vita in modo da plasmarci ad immagine del suo Figlio, per renderci capaci di amare come Lui. Egli lo fa infondendo in noi il suo Spirito Santo, la cui azione pervade tutta la persona e tutta la vita, come traspare dai sette doni che la Tradizione, alla luce della Sacra Scrittura, ha sempre evidenziato.

Quali sono questi doni? La Sapienza, l’Intelletto, il Consiglio, la Fortezza, la Scienza, la Pietà e il Timore di Dio. E questi doni ci sono dati proprio con lo Spirito Santo nel sacramento della Confermazione.

(fonte: catechesi di papa Francesco sui sacramenti, gennaio 2014)


Prima Comunione

La Prima Comunione è innanzitutto uno dei sette Sacramenti: quello con il quale si ricevono il corpo e il sangue di Gesù. A istituirlo è stato proprio lui durante l’Ultima Cena, quando distribuì ai discepoli riuniti a tavola il pane e il vino come il suo corpo e il suo sangue, offerti per la salvezza di tutti gli uomini. Ed è questo che accade ogni volta durante la Santa Messa: il pane e il vino, per opera dello Spirito Santo, diventano realmente il corpo e il sangue di Cristo.

La santa Eucaristia completa l’iniziazione cristiana. Coloro che sono stati elevati alla dignità del sacerdozio regale per mezzo del Battesimo e sono stati conformati più profondamente a Cristo mediante la Confermazione, attraverso l’Eucaristia partecipano con tutta la comunità allo stesso sacrificio del Signore.

“Ringraziamento” in greco si dice “eucaristia”. E per questo il Sacramento si chiama Eucaristia: è il supremo ringraziamento al Padre, che ci ha amato tanto da darci il suo Figlio per amore.

L’ostia, che viene somministrata durante l’Eucaristia, prima di essere consacrata è una semplice cialda di pane azzimo, cioè che non ha subito processo di fermentazione e al quale non è stato aggiunto il lievito, fatto con farina di frumento. Dopo la consacrazione, in virtù dello Spirito Santo, l’ostia è il vero Corpo di Gesù. Per riceverlo, secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, bisogna essere in stato di grazia, cioè senza coscienza di peccato mortale. Inoltre, sono importanti lo spirito di raccoglimento e di preghiera e l’osservanza del digiuno prescritto dalla Chiesa.


Ordine

L’Ordine è il sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa sino alla fine dei tempi: è, dunque, il sacramento del ministero apostolico. Comporta tre gradi: l’Episcopato, il presbiterato e il diaconato.

Perché il nome di sacramento dell’Ordine?

La parola Ordine, nell’antichità romana, designava corpi costituiti in senso civile, soprattutto il corpo di coloro che governano. « Ordinatio » – ordinazione – indica l’integrazione in un « ordo » – ordine –. Nella Chiesa ci sono corpi costituiti che la Tradizione, non senza fondamenti scritturistici, chiama sin dai tempi antichi con il nome di táxeis (in greco), di ordines: così la liturgia parla dell’«ordo Episcoporum» – ordine dei Vescovi –, dell’« ordo presbyterorum » – ordine dei presbiteri –, dell’« ordo diaconorum » – ordine dei diaconi. Anche altri gruppi ricevono questo nome di « ordo »: i catecumeni, le vergini, gli sposi, le vedove…

L’integrazione in uno di questi corpi ecclesiali avveniva con un rito chiamato ordinatio, atto religioso e liturgico che consisteva in una consacrazione, una benedizione o un sacramento. Oggi la parola « ordinatio » è riservata all’atto sacramentale che integra nell’ordine dei Vescovi, dei presbiteri e dei diaconi e che va al di là di una semplice elezionedesignazionedelega o istituzione da parte della comunità, poiché conferisce un dono dello Spirito Santo che permette di esercitare una potestà sacra (« sacra potestas »), la quale non può venire che da Cristo stesso, mediante la sua Chiesa. L’ordinazione è chiamata anche « consecratio » – consacrazione – poiché è una separazione e una investitura da parte di Cristo stesso, per la sua Chiesa. L’imposizione delle mani del Vescovo, insieme con la preghiera consacratoria, costituisce il segno visibile di tale consacrazione.


Matrimonio

Il patto matrimoniale con cui l’uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento.

Il corso prematrimoniale è obbligatorio per sposarsi con rito religioso: la Chiesa ha istituito un corso fidanzati da seguire in coppia. Rivolgersi alla segreteria per informazioni.


Unzione degli infermi

Il sacramento dell’unzione, come tutti gli altri sacramenti, si pone all’interno di una rete di relazioni che uniscono la Chiesa e i suoi figli attraverso l’organismo sacramentale, la Chiesa cura la loro vita cristiana ferita dalla malattia.

La Chiesa offre il dono di grazia dell’unzione dei malati in modo specifico per quelle situazioni dove alla sofferenza si aggiunge un concreto pericolo di vita. 

Per esempio, la vecchiaia, che in se stessa non potrebbe definirsi come una vera e propria malattia, tuttavia è riconosciuta come una situazione opportuna per ricevere questo sacramento, purché sia richiesto dal singolo fedele. Nel caso, poi, di un’operazione chirurgica che comporti l’uso dell’anestesia totale, su richiesta del malato, è legittimo concedere l’unzione per la delicatezza che ogni intervento con anestesia totale comporta.


Contatti e riferimenti

Comunione:
Iniziazione Cristiana


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+39 02.9380042

Altri sacramenti:
Segreteria parrocchiale
+39 02.9380840
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