
La Chiesa
Edificio del XIX secolo, conserva un pregevole organo di Vittore Ermolli di Varese e un pulpito intagliato. Interessante l’altare maggiore in marmi policromi scolpiti. Del maestro Grandi i due affreschi nel presbiterio e, opera di un suo allievo, la decorazione della cupola con la Madonna del Carmelo.
Le origine della nascita di Arese, risalgono al 1188, Arese anticamente si chiamava Arexio, su terreni di proprietà di Guglielmo Grasso, che era suddivisa in circa centocinquanta piccoli appezzamenti, “Guarnerium Braccum” è stato incaricato di misurare accuratamente ognuno di essi e di riportare nell’atto di vendita, oltre alla dimensione, l’eventuale denominazione con cui sono riconosciuti in loco e tutti i loro confini, definiti in base alla comunità limitrofa o al nome del proprietario dell’appezzamento accanto, che li delimitano.
La pergamena è dunque un documento estremamente ricco di informazioni; purtroppo però manca una mappa a corredo che consenta di localizzare i vari apprezzamenti e distinguere quelli pertinenti all’una o all’altra località. I comuni confinanti o limitrofi sono: Bollate, Novate, Ulcinate (località scomparsa, probabilmente nella zona di Baranzate), Tarazano (Terrazzano), Garbagnate (o Garbaniate), Ladenate (Lainate), Hospitalis de Bollate (Ospiate) e Sancte Marie (forse Santa Maria Rossa). Non sono invece citate Torretta e Castellazzo.
Tra i molti nomi con cui vengono identificati i poderi, esistono ancora oggi Vallera (o Valera). Oriolo, Sexa ( Scessa) e Siliolum (Siolo). Ladanesca (indica la strada Lainate Rho e quindi si trova nella zona occidentale di Arese) e Tavello (odierna Monte Grappa). Esattamente un secolo dopo l’atto di vendita del territorio di Arese da parte di Guglielmo Grasso e l’attribuzione del relativo feudo ai fratelli de Bexore nel 1288 lo storico della città di Milano Goffredo da Bussero compilava un dettagliato elenco delle cappelle e delle chiese della Diocesi di Milano ordinate in base al nome del santo titolare, cosi ad Arese nasce la prima, la prima cappella intitolata ad “ Arexio. Ecclesia Sancti Petri”.
Nel corso di due secoli, la cappella rurale, viene elevata al rango di rettoria, però non è ancora parrocchia, sembra che nel 1576, con la visita del vescovo di Famagosta monsignor Gerolamo e che nella relazione alla visita la chiesa risulta intitolata ai Santi Pietro e Paolo.
Dopo l’assidua presenza ad Arese di alti prelati negli ultimi decenni del XVI secolo, il primo novembre 1605, l’allora arcivescovo di Milano, il cardinale Federico Borromeo effettua una nuova visita pastorale. L’avvenimento sembra rivestire un carattere particolare: alla visita l’arcivescovo dedicò due giorni che portò l’allora rettoria a diventare parrocchia SS. Pietro e Paolo a tutti gli effetti, il primo parroco (1605 – 1608) porta il nome di Don Giulio De Negri.
Descrizione come dal sito BeWeb (Beni Ecclesiastici in Web):
Progettista: Enrico Strada
Edificio a tre navate e pianta a croce latina. La facciata è a salienti con la porzione centrale aggettante rispetto alle ali laterali e suddivisa in diverse specchiature da cornici e lesene. A fianco del portale di ingresso principale si trovano due targhe che ricordano i Caduti.
Al centro, una nicchia ospita una statua mentre più in alto, sotto il timpano vuoto che conclude la facciata, si trova la dedicazione “S.S. PETRO ET PAVLO DICATVM”. Nelle ali laterali, sopra ai portali, si trovano due riquadri con rilievi decorativi. Sul retro a destra sorge il campanile.
L’interno è diviso in tre navate da pilastri compositi rettangolari. La navata principale è coperta da volte a botte lunettate, quelle laterali da volte a vela. Buona parte delle superfici interne sono ricoperte da decorazioni murarie geometriche, mentre scene decorative si trovano nel coro e nell’abside; quest’ultima ha andamento semicircolare ed è coperta da catino.
All’incrocio dei bracci del transetto sorge una piccola cupola, anch’essa decorata. Una serie di lunette lungo i fianchi forniscono l’illuminazione interna, assieme ad alcune aperture con vetrate decorate nell’abside.
Notizie storiche
sec. XIII (notizie preesistenza)
Una chiesa dedicata a s. Pietro è citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero.
1880 ‐ 1882 (costruzione intero bene)
L’edificio viene costruito.
1887 (costruzione campanile)
Viene edificato il campanile, con qualche anno di ritardo a causa di problemi economici.
1927 (costruzione facciata)
Viene realizzata la facciata su disegno di Ugo Zanchetta.
1931 (realizzazione affreschi del coro)
Vengono realizzati gli affreschi laterali del coro da Mario Grandi Chiodo.
1938 (realizzazione affreschi abside)
Vengono realizzati gli affreschi dell’abside.
1982 (presbiterio – intervento strutturale)
Presente altare in pietra rivolto verso l’assemblea; ambone in pietra alla destra del celebrante. Presente macchina d’altare precedente.
1999 ‐ 2000 (rifacimento coperture e impianto di riscaldamento)
Vengono rifatte le coperture e l’impianto di riscaldamento.
2005 (restauri intero bene)
Viene rifatta la pavimentazione, restaurate le decorazioni, gli affreschi e le porte lignee.
Dove si trova
Piazza SS. Pietro e Paolo, 5, 20044 Arese MI
Celebrazioni
Feriali
06.45
Santi Pietro e Paolo (lodi) – da lunedì a venerdì
07.00
Santi Pietro e Paolo – da lunedì a venerdì
18.00
Santi Pietro e Paolo
Prefestivi
18.00
Santi Pietro e Paolo
Gli orari prefestivi sono validi solo se
il giorno festivo non cade di domenica
Vigiliare del Sabato
18.00
Santi Pietro e Paolo
Domenica – Festivi
08.30
Santi Pietro e Paolo
09.20
Santi Pietro e Paolo (Lodi)
11.00
Santi Pietro e Paolo
17.30
Santi Pietro e Paolo
18.30
Santi Pietro e Paolo – solo Vespri e Adorazione